18 febbraio 1942

P.M.29/P. 18.2.42 XX° ore 19,=

Carissimi,

questa sera ho ricevuto le vostre lettere del 12.2 e precedente (senza data). Ho anche ricevuto il modulo per la dichiarazione da firmare da parte del mio Colonnello. Come vedete alla distanza di appena due ore ve lo spedisco già completato come volete, e con la data in bianco.

Ma cosa mi è piaciuto moltissimo è stata la bella fotografia di papà, tanto gradita e chiara. Si vede in essa papà come lo conosco io, col suo sorriso buono, che tanto bene ricordo. Vi ringrazio di questo pensiero, perché quando sono triste guardo le vostre immagini, e mi pare che mi diciate di essere sereno, perché mi siete vicini; e io per non sapervi spiacenti della mia tristezza, sorrido e dimentico che sono lontano da voi, ma vi immagino qui con me. Purtroppo nella giornata non sempre si è lieti, perché le ore sono lunghe, ma nel lavoro si dimenticano le cose che ci pesano sul cuore, e ,almeno momentaneamente, ci si dedica tutti al carteggio, che è voluminoso e fa venire i capelli bianchi se si trascura.

Stasera ero felice perché pensavo che verso il 24 del mese dovrebbero arrivarvi i pacchi, almeno uno. E così speriamo che passino presto questi giorni di attesa della novella della ricezione di essi, per sapere come sono pervenuti a voi, e se tutto era a posto.

Apprendo che il figlio del postino percepisce già lo stipendio civile, e mi rallegro, perché come a lui, lo daranno anche a me. Pensate che all’11 del mese di Marzo saranno poi 6 mesi di arretrati corrispondenti a lire 3600,= (tremilaseicento) circa, che andranno a costituire un margine di sicurezza per voi. Tu cara Mamma, non parlarmi più di mandarmi i soldi per l’olio, perché se me li manderai, non manderò più olio. E dire che ho intenzione di fare ogni tanto una spedizione. Dunque è tuo interesse non mandarmi i soldi. Piuttosto, quando potrai avere tempo disponibile, mandami un pacchetto da mezzo chilo, nel quale includerai una scatoletta di brillantina, che qui costa venti lire, un pezzetto di cioccolata, e il dentifricio, che costa pure sulle venti lire qui.

Mi fai però il favore di dirmi il prezzo di tutto questo, perché non è detto che perché io non voglio farti spendere per l’olio, tu non debba farmi spendere per questo. E poi sono io che lo ho detto, quindi ho ragione. In questi tempi non posso fare molti risparmi da mandare perché vado dal dentista a farmi mettere il dente mancante, ma appena potrò qualcosa manderò.

A proposito di dentista: Oggi mi ha presso le misure, e dopodomani mi metterà il dente. Quello cariato mi ha fatto soffrire, perché sapete i dentisti come frugano con i loro rampini dentro alle ferite, ma ora stò bene.

Se Teresina va a Tirana, male per lei, non per me, perché se dovessi venire in licenza si troverebbe nell’impossibilità di vedermi, e per un altro anno non se ne parlerebbe più. Ma prima di agosto dubito di venire, perché sono sospese presentemente, e perché ho degli amici che sono da tre mesi con la licenza in tasca, ma non possono partire perché non viene il loro turno.

E poi a Tirana non avrà molto da divertirsi. Non capisco i gusti di certuni!! Stanno bene in Italia,a Roma per di più e muoiono dal desiderio di vedere terre che non conoscono. Le avevo già scritto che non le consigliavo quel viaggio, ma tant’è !!!

Intanto non ho più ricevuto.! E credete che se si tratta di cattivo carattere, non sono io ad averlo, perché son fin troppo buono e fesso.

Le fotografie di Silvana non le ho ancora ricevute, ma non dovrebbero tardare. Qui il freddo, che non ricordavamo cosa fosse, ha voluto ritornare oggi con un ventaccio gelido, e delle nuvole poco bene promettenti. Ma non ha piovuto né nevicato. Stasera mi coprirò con le mie cinque coperte, e non temerò né il freddo, né il vento. Tutte le sere prego per voi, affinché siate sempre in buona salute e perché possa rivedervi presto. Non abbiate pensiero sulla mia salute che è sempre ottima, e mangio come un lupo affamato. Vi raccomando di piantare tanti bei tulipani quest’anno!! Mi ricordo dell’anno passato che dicevate erano belli. Eppure pare che sia ieri ! Io ad esempio vado verso i 23 ! Sembra vero?

Le planimetrie fatte da me sono:

1-La nostra casa: 2- L’officina – 3 La casa di (la lettera termina così, senza il finale)

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