23 febbraio 1942

Li 23 Febbraio 1942

Carissimi,

Sono due giorni che ricevo posta da voi: un totale di tre lettere, delle quali una di Silvana, Vally e Mamma. Sono contento di questo, e soprattutto perché so della buona salute vostra. Ieri sono andato a Xilocastron dopo Corinto, un totale di 9 ore di camion, tutto una svolta in montagna.

Non vi posso descrivere le cose che mi hanno fatto patire queste nove ore! E’ incredibile! Ero nel cassone assieme al mio ufficiale, e tra una curva e l’altra abbiamo vuotato il pranzo. E dire che di viaggi in camion sono maestro, e non lo soffro.

Ma dopo nove ore di curve, e discese dopo salite, con il puzzo di benzina, è una cosa tremenda, che dopo ventiquattro ore mi fa ancora venire la nausea solo il pensarci.

Ho visto però il mare, e questo è un fatto che rende meno penoso il ricordo di quella giornata.

A Xilocastron (dopo tanti mesi) ho mangiato un pranzetto divino, che qui è considerato privilegio di pochi: Capretto, patate al sugo, insalata di cipolline, prima bollite, e vino di Corinto. L’unico inconveniente è che costa troppo caro, ed è sprecare i soldi spendere così. Però ora per un po’ di tempo ne ho a sufficienza.

Ho ricevuto finalmente pure la fotografia di Silvana e Wally con le amiche Crotta, ecc., molto bene riuscite, che non finisco più di ammirare. Mi piacciono pure gli orsacchiotti. Belli davvero!

Sono in attesa poi delle altre promesse.

Da Teresina, oltre la lettera comunicatavi nella mia precedente, non ho ricevuto più niente. Come saprete, mi diceva di essere pentita, e mi chiedeva perdono di tutto il male fatto.

Ma tanto so che continuerà a fare così, perché ha un caratterino!

Ho avuto il modulo da compilare, ma dopo che lo avevo cominciato mi sono accorto che non sapevo cose come lo stipendio, se bisognava mettere Ditta Gualdoni oppure Rotunno, ecc. Così vi prego di mandarmene un altro, compilato da papà come l’altro, che lui saprà tutto. E così ve lo restituirò subito. Intanto il modello di dichiarazione che sono trattenuto e tuttora sotto le armi (trimestrale) come è detto dietro al modello ricevuto oggi, lo può fare il podestà, così sarete più svelti quando dovrete fare rinnovare quei documenti.

Qui il freddo è di nuovo venuto con giornate grige e tristi.

Ma speriamo che presto torni il bel sole. Mi rincresce che abbiate mandato il vaglia, perché sono soldi che servono a voi, e io posso fare con quello che prendo. Vuol dire che ritornerò indietro i soldi, perché qui sono sprecati. Vi manderò, non appena saprò se avete ricevuto i pacchi, il thé che farò comprare ad Atene.

Abbiate tanti baci cari dal vostro Dino che sempre vi ricorda.

Dino

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