12 febbraio 1942

Posta Militare 29/P. 12 febbraio 1942 XX°

Carissimi,

Oggi sono un poco malconcio, a causa di una operazione chirurgica che mi sono fatto fare.

Da tanto tempo, e lo sapete ,avevo quel dente rotto che si riduceva alla sola radice. Ma quando mangiavo la galletta, e molto spesso quindi ,mi faceva male. Visto che i miei amici in questi ultimi tempi andavano dal dentista che praticava prezzi alla portata di tutte le tasche, mi sono deciso ad andarvi anch’io. Erano le tre del pomeriggio, e in compagnia di un mio amico che pure andava a farsi medicare, mi sono recato dall’odontoiatra (che bella parola!!). Dopo avermi guardato ben bene in bocca, ha detto che doveva levare le radici del molare (due); mi ha fatto l’iniezione, non garantendomi dalle più atroci sofferenze se non mi fossi assoggettato a tale operazione preliminare. E così stasera sono con la gengiva gonfia; ma con la bocca ripulita. Domani andrò ancora per farmi prendere le misure del dente che mi dovrà mettere, e a giorni sarò a posto. Nel contempo mi impiomberà anche il dente guasto (molare).

Per mettermi il nuovo dente mi deve mettere due capsule di metallo colore del cromo; più il dente buono che ha lo stesso colore. Ma non si vedono perché sono in fondo alla bocca. Finalmente posso avere il tempo per salvare la mia bocca da mali maggiori.

In questi giorni dicono che dovrebbero arrivare i pacchi da due chili. Pensate che sono già due mesi!

Ieri poi erano 23 mesi di servizio compiuto con tanto operare, con tanta passione. Ieri è arrivata la posta aerea, con una cartolina di Teresina da Rieti, scritta lo stesso giorno nel quale mi spedì la lettera nella quale mi diceva che era arrabbiata con me. Lo sapevo che era tutto un bluff.

Qui siamo in attesa della compagnia della nostra Divisione proveniente da Kalamata. La compagnia è diretta da un soldato che imita Macario, e potrebbe ben figurare in qualunque teatro d’Italia. E poi comprende un’orchestrina molto affiatata e che suona tante canzoni, che se pure non sono delle più moderne, arrivano fino a Mamma e Macariolita.

I giorni qui sono molto lunghi e pieni di sole. Ogni tanto viene giù qualche goccia, ma il sole ritorna presto a brillare. Fa abbastanza caldo, e la primavera in pieno è vicina.

Quando potrete avere qualche notizia seria sul fatto dello stipendio, mandatemela a dire, che sono in continua attesa.

E i pacchi? Non sono ancora arrivati? Ma non disperate perché presto saranno vostri. Ricordate che sono autorizzati dal Ministero per favorire le famiglie dei combattenti. E’ un premio se vogliamo, perché essendo concesso a noi, ci da modo di alleviare la Patria e i famigliari nel problema della vita.

E col pirata gamba di legno1 come vanno i rapporti? Credo che sia sempre l’usuraio di un tempo. Ma non gli faranno bene i soldi che avrà accumulato in questi anni a profitto dei poveri lavoratori, e senza pensare che erano guadagnati da chi dall’alba al tramonto lavorava nella sua cava assolata e gelata. La Patria non ha bisogno di chi priva i lavoratori della possibilità di fare valere, come nel mio caso, con premura, i diritti. Una cosa è certa, che se non dovessi avere lo stipendio, sarei capace di scrivere a chiunque.

E voi come state? Come va il solito catarro di papà? Le due attrici atlete mietono allori?? E ad Alpignano che si dice? possibile che non vi siano novità?

Scrivo sempre a macchina perché trovo che si fa più bene e in tempo per arrivare a fare la brandina da campo e andare a dormire prima che vada via la luce.

Con tanto affetto vi mando tanti baci cari.

State sempre bene

Vostro Dino

1 Probabilmente il datore di lavoro del padre di Dino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *