21 marzo 1941

Zona d’operazioni 21/3/41 XIX°

Carissima mamma e papà,

Dopo tre giorni che sono stato impossibilitato a scrivervi, finalmente ho un poco di tempo; mi basta per farvi sapere che stò benissimo, come al solito, e non ho patito nulla della mia ricognizione al fronte.-

Vi dicevo in una delle mie precedenti che avreste saputo di qualcosa attraverso i giornali, ma finora nulla a causa della difficoltà dello spostarsi fra questi monti. State certi però che abbiamo fatto tanto, e se non sapete niente è perché per il momento non si può dire nulla. Ho saputo di come è bello il tempo in Piemonte, da un mio amico che è stato richiamato da pochi giorni. Mi rincresce che non possa io personalmente constatare le veridicità di tutto questo, ma è già una bella soddisfazione vedere uno che venga dall’Italia.

In questi tre giorni sono stato con i miei camerati nelle posizioni che abbiamo occupato. Il bel tempo ci aiuta immensamente, e per esso potremo avere quelle soddisfazioni che altrimenti vanamente cercheremmo.

Ho ricevuto ieri sera da Pippo1 e da Wally due lettere.

Dal primo ho saputo che si trova ad Aosta, e dice che la vita militare è al principio dura e che non credeva di dover affrontare tanti disagi. Mi rincresce per lui abituato nelle piume, ma io ho fatto tanti di quei sacrifici, che da una parte sono contento che pure lui impari cosa voglia dire vivere la vita senza altro scampo che quello di montare di scuderia.

Ho tante sigarette nazionali, macedonia confezionate appositamente per noi, e vorrei poterle dare a papà, ma non posso perché non possiamo fare dei pacchi, ma spero di poterle portare con me al mio prossimo ritorno, cioè appena sarà giunta la vittoria.

Ieri ho mandato un vaglia di lire 105, perché non avevo di più. Quelle 5 lire servono per arrotondare le 45 dell’altra volta.

Al comando di Reggimento mi avrebbero già promosso caporale, se il mio tenente avesse fatto la proposta come va fatta. Però oggi o domani la farà con le dovute norme, ed allora fra poco tempo piglierò 30 lire in più al mese.

Volevano ancora pigliarmi, a causa delle ferite e morti di radiotelegrafisti, su al comando, ma non hanno potuto essendo io indisponibile all’ufficio amministrazione.

Enrico2 è stato chiamato?

Dovrei fare a giorni una fotografia, ma questo dipende da colui che ha la macchina, e non so se potrà presto farmele.

Domani mattina andrò in città a fare delle operazioni in banca, e così bighellonerò un poco .-

E voi state tutti bene? Me lo auguro, perché pure io godo ottima salute. Attendo di ora in ora una vostra lettera, che mi dica questo.-

Per il momento non ho altro di importante da dirvi, e credo che per domani posso scrivervi una cartolina in franchigia, ma in caso contrario, non mettetevi sopra pensiero, perché altra causa non è se non il lavoro, l’eterno lavoro, che verso la fine del mese a causa degli stipendi mi occupa anche molte ore della notte.-

Ricevete tanti bacioni e saluti da Dino che sempre vi ricorda .-

Vostro Dino

1 Giuseppe Ferrero, cugino di Dino

2 Amico di Dino

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