30 giugno 1940

Scrivo pure alla scuola per corrispondenza per sapere cosa bisogna studiare per dare l’esame integrativo di abilitazione “geometri”. Giusta l’idea no? In base a questo potrò studiare.

Confine li 30.6.40.

Carissimo papà,

ho ricevuto giorni addietro la tua lettera ma fino ad ora non ho potuto rispondere, perché so solo io cosa abbiamo sempre da fare.

Oggi, finalmente domenica, posso scrivere, dopo il rancio serale, in attesa del sonno. Qui le feste sono come tutti gli atri giorni, anzi più monotone. Oggi abbiamo lavorato molto, e sono veramente stanco. Domani avremmo dovuto partire, per andare di là, ma hanno rimandato, sarà a giorni. Oramai con ieri si è compiuto il mese dalla nostra partenza da Condove. E quanto tempo ci vorrà ancora prima che torneremo laggiù! Tutto sta nelle mani di Dio. Due giorni fa è arrivato il tuo vaglia che mi pagheranno appena avranno fatto le pratiche necessarie, o appena ci pagheranno tutti.

Come vedi la vita per il ns. secolo ha della svolte dure, ma veloci, passate le quali si ritorna al normale. Quando verrò a casa ti avrò da contare dei miei quattro giorni di guerra, che benché brevi sono stati movimentati moltissimo. Ho persino una scheggia di un proiettile che per poco non mi spediva. Però adesso posso fregiarmi del nastrino dei combattenti.

Qui la vita prosegue normale.

Da due giorni è finalmente spuntato il sole, e è una bellezza vivere; l’unico inconveniente è la libera uscita. Non vi sono che pietre, e non resta altro che coricarsi sul pagliericcio e dormire. Ieri siamo andati al confine, ed è venuto il Duce a passarci in rivista. Forse lo avrai anche saputo dal giornale. Ho ricevuto pure una cartolina da mamma e le ho già risposto. Sono in trattative per comperare un bel orologio da polso a 35£ perché l’altro non cammina più e guai a chi si osa farlo camminare!

Lo posso fare perché guadagno, almeno fino al 30 del mese £ 5 al giorno.

Ora con la nuova decade, avrò in tasca 300 £ tra vaglia, decade di prima e quella di adesso uniti a quelli che mi avevi dato a Foresto. Stai tranquillo per me che sto benissimo, e non ho bisogno di niente. L’importante è sapere come state voi tutti. Nell’attesa di nuova Vi mando tanti baci carissimi con il desiderio di rivedervi presto.

Dino

Carissime Silvana e Wally. Vi ringrazio di tante belle parole al mio indirizzo, e a Larduni1 e Bacino2 vadano i miei più fraterni saluti e baci.

Dino

1 Soprannome della sorella Silvana

2 Soprannome della sorella Wally

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