16 maggio 1942

Li, 16 maggio 1942 – XX°
Carissimi,
Stasera ho ricevuto la lettera del 9 maggio 1942, scritta a macchina da papà, con l’aggiunta vostra, e di Enrico1. Sono tanto contento di sapervi bene, e di buon umore. La cosa che però mi allieta tanto è il sapere papà a posto, e così non dover pensare alle difficoltà che potreste incontrare.
Da Bernardi2 è certo un posto buono, e così anche per ora, tutto si è sistemato.
Altra notizia che mi ha fatto tanto contento, e mi ha messo desiderio di venire a casa, è quella della radio nuova. Come deve essere bella ! Quante valvole ha, di che marca, e quante onde ? Vorrei poter sapere tutto, per averla presente come se la avessi sott’occhi. Non mancherà però occasione di vederla, perché se verrò in licenza, me la godrò.
Vi ringrazio, per i pacchi che mi annunziate in viaggio, e che saranno proprio una manna per me; qui non si trova latte condensato, e quello fresco costa venticinque lire al litro.(dato la svalutazione della dracma.)-
Pregusto già la gioia di mangiare il latte condensato che è la mia passione, e che spero non tarderà a giungermi. Il pacco della maestra di Roma3, non mi è ancora giunto, e dovrebbe arrivare con quello vostro del latte. Ho a buon punto il lavoro per procurare due lattine di olio, che non appena mi perverrà, ve lo manderò. In tutto si tratta più o meno di mandarvene altrettanto quanto ve ne mandai già prima. Quello che mi manca sono le latte, e però ogni tanto una la trovo.
Domani o dopo, darò le due che ho procurato, a chi mi porterà il contenuto, e poi ve le manderò.
Spero poi di trovare altre latte presto, così provvederò a mandarvene altro. E quello che vi avevo mandato, lo avete già finito ? Ditemelo, sono curioso di saperlo, al fine di sapermi sbrigare per trovarne altro. In ogni caso; anche per questa spedizione, ho fatto quanto era umanamente possibile,
perché non posso darvi l’idea di come vadano a ruba le latte, e io che non ho possibilità di averne, perché non sono cuciniere, devo lottare. I miei amici del Comando non hanno ancora mandato nulla, perché non hanno potuto a causa della mancanza dei recipienti. Quindi ho fatto l’impossibile. Ma spero che nei prossimi giorni qualche altra latta arriverà. Il documento per lo stipendio vi serve, se non sbaglio, per il 15 giugno. Ditemi se si, e provvederò a mandarvelo una settimana prima. Avete percepito il doppio stipendio ? Altri molti miei amici, che hanno fatto la pratica delle miniere, sono andati a casa. Non è sospesa questa domanda, come vi hanno detto a Torino. E tu caro papà, come stai ? Ti senti meglio nel nuovo posto ? E tu mammina? Mi pare che siano appena due giorni dacché presi il treno quel 1° di Settembre, per partire, e invece sono già nove mesi. Il tempo passa, e le licenze ritornano anche loro. O prima o dopo, si spera, e vedrete che tornerò ancora. Vi ringrazio dell’augurio di buon onomastico, che mi fa tanto piacere. Per ricambiarvi vi bacio tanto tanto. E voi, due sinforose4, come state ? Se non vi ho nominato, non è perché mi sia dimenticato di voi; è solo perché volevo farvi dire: “come è cattivo questo fratello !”Ma ora vi sarete rassicurate. E, vincendo la stanchezza, e la pigrizia, che in questi periodi, particolarmente di intenso caldo, regna sovrana,
spero di poter presto scrivervi singolarmente, così vi dirò tante cose belle. Siete contente ? Intanto, con la speranza di sapervi sempre in ottima salute, tutti, vi invio il mio saluto più affettuoso, e tanti cari baci. Ciau Mammina e papalino, ciau alle care sorelle.
Con tanto affetto, Vostro Dino

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