22 giugno 1940

La Gran Croce 22-6-40-XVIIi

Carissimo papà,

E’ la prima volta che ti scrivo da quando ti ho visto. Sono trascorsi ormai quasi 7 giorni da che ti ho visto. Eppure a me sembrano già 7 anni da tanti avvenimenti che sono entrati nella nostra vita. Non eravamo poi partiti la domenica da Venalzio, ma il lunedì pomeriggio arrivando su a 3000 metri verso le ore 6 del mattino di martedì. L’ultimo tratto di strada lo ho fatto con la radio in spalla per 10 km di mulattiera. Poi sono stato sino a ieri a quell’altezza con il Sig. Maggiore all’osservatorio con la radio e pronto a disegnare.

E’ così che ho visto la fanteria all’assalto e mi sono fatto già un’idea della guerra. E’ veramente terribile quando si sente un fischio che s’avvicina, e non sapere né da quale parte venga, né dove andrà. Poi un assordante rombo di artiglierie, le nostre inteso, i grossi calibri, che rendevano le montagne d’intorno tutte fumanti come vulcani. La notte poi ho dovuto venire giù con altri quattro con le radio a spalla, e a un dato punto, un cannone francese, che poi sparava all’impazzata ogni tanto, ha avuta la bizzarra idea di centrare verso il luogo ove eravamo noi in marcia.

Il primo colpo è scoppiato a una ottantina di metri con un fracasso dell’inferno, e ci ha sbattuti contro la scarpata erbosa della strada.

A questo altri ancora seguirono, ma quando sentivamo il ronzio per aria, via al riparo sotto la roccia. Così siamo arrivati giù sotto una pioggia torrenziale, marci d’acqua, alle 6 del mattino.

Ora siamo sistemati discretamente a meno che non si parta, in un albergo abbandonato, vicino alla frontiera. Stamane ancora i nostri hanno sparato, e i nostri fanti sono scattati oltre la frontiera.

Forse queste cose le saprete domani a mezzo del giornale.

Ho già scritto a mamma una lettera, due o tre giorni fa, e appena potrò scriverò ancora. In ogni caso se tu scrivi dille che sto bene, e che non vi è nulla da temere per me.

Sai quanto guadagno ora alla decade? Nientemeno che £ 55, e cioè £ 5.50 al giorno ! Che bazza1 eh? Quando tornerò in pianura sarò milionario.

Ho ricevuto una vostra lettera di vecchia data, ma graditissima lo stesso.

A Silvana e Wally mando i miei ringraziamenti per le belle parole che appena potrò ricambierò. E a te tanti auguri.

Ieri era S. Luigi, no? Tanti saluti e bacioni. Tuo Dino

1Che fortuna, che cuccagna

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