19 febbraio 1945

ATTENZIONE: questa lettera non è originale ma è stata scritta sulla base dei documenti e delle testimonianze di Dino.

Magdeburgo, 19 febbraio 1944

Sono sempre più numerosi i bombardamenti su Magdeburgo. Ancora il 13 notte (inglesi), il 14 mattina (americani) e domenica 15 febbraio (americani) gli aerei hanno sganciato centinaia di bombe sopra le macerie dei precedenti bombardamenti. Ormai i popolo tedesco è piegato. L’esercito non riesce nemmeno più a difendere i suoi cittadini da questi attacchi. Gli aerei americani compiono le loro missioni in pieno giorno senza più alcun ostacolo. Quando arrivano sono talmente tanti che formano delle nuvole, il cielo rimbomba del suono di centinaia di motori. Ormai è chiaro che la guerra è finita, i nostri alleati hanno avuto la meglio sulla Germania nazista e sui suoi alleati.

Durante i pesanti bombardamenti tra sabato e domenica, le guardie del campo sono scomparse. Così alcuni prigionieri stremati dalla fame hanno trovato il coraggio della disperazione e sono andati fino nelle cucine, dove hanno mangiato tutto quello che hanno trovato. Ma nella frenesia di ingozzarsi di cibo hanno finito per fare indigestione e alcuni di loro sono addirittura morti. La cosa ha molto impressionato gli altri prigionieri, che hanno imparato la terribile lezione.

Questo calvario è alleviato dalla convinzione che più i giorni passano e più è vicina la liberazione. Anche se finora nessuna bomba ha colpito la Polte, la fabbrica in cui lavoro, ogni attacco le macchine si fermano. E’ lampante che così la produzione di armi cala fin quasi a fermarsi.

I prigionieri ridono tra di loro ogni volta che sentono cadere ed esplodere le bombe, ben sapendo che potrebbero essere loro i bersagli. Alcuni lavoratori tedeschi invece non vengono nemmeno più in fabbrica. Altri vengono ma con musi lunghi e vestiti sporchi. Vedendo la distruzione sono disperati e indignati. Ce l’hanno con i nemici ma anche con il loro capo che non vuole arrendersi. Fortunatamente Claretta continua a venire a lavorare e così ci vediamo praticamente tutti i giorni. Anche lei mangia poco ed è dimagrita. Povera ragazza, ogni tanto non si sente bene, dice di avere dei problemi di pressione. Sfido io, con le condizioni di vita che deve affrontare!

Speriamo che tutto finisca presto, dobbiamo rimanere vivi ancora un po’ e forse ce la faremo.

Dino

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