4.2.42
Carissimi,
Questa sera vi scrivo queste due righe perché devo informarvi della spedizione che effettuerò domani mattina del secondo pacco. Sono ormai 8 giorni (otto) che vi spedii il primo, così, appena lo riceverete, si avvicina il secondo.
Esso è li, sul tavolo di fronte, bene sigillato, e con vistosi indirizzi, che rappresentano tutto ciò che mi è più caro, la mia casetta.
Datemi poi subito segno di ricevuta dei pacchi, che l’attendo con ansia. Impiegheranno, secondo quanto ho sentito, una ventina di giorni per giungere.
E lo stipendio? Vi è giunto il documento firmato? E vi danno il sussidio?
Qui da noi continua a nevicare dopo 14 giorni! Stamattina è venuta grossa come un pugno, e vi assicuro che in vita mia non ne ho mai veduta di simile!
E la solita vita, perché non è bello uscire a passeggio col freddo che fà. Ma presto, fra una trentina di giorni, farà bello, speriamo! La “Merla” è già passata, quindi….
Seguiamo con gioia la rapida avanzata dei nostri fratelli in Africa, e non si ha tempo di leggere di una vittoria, che già ve n’è un’altra.
Da Teresina non ricevo più, ancora.
La zia Linda1, la nonna, mi avevano scritto, ma io ho scritto, e così pure lo zio Carlo2.
E voi? Avete ancora tanto freddo? Spero di no, perché so che dalle nostre parti, quando ci si mette!
Le due sorelle che fanno di bello? Recitano sempre? Quando verrò a casa in congedo farò vedere come si gioca a pallacanestro. E’ un gioco che appassiona.
Attendo una vostra lettera per scrivervi più a lungo. Sapete? Tutti noi siamo nelle stesse condizioni. Se si scrive senza ricevere, dopo una lettera si è a corto di argomenti, perché con la vita che si conduce, non vi sono cose fuori dell’ordinario da raccontare.
Ricevete tanti baci dal vostro Dino che sempre vi ricorda.
1 Teodolinda Arminio di Monforte, sorella di Edvige, madre di Dino
2 Ferruccio Carlo Ferrero, fratello di Luigi, padre di Dino