29.11.41
Carissimi,
Quest’oggi ho ricevuto la lettera di mamma in data 18.11.
Da 7 gg. circa non ricevevo vostre nuove, e ieri al mio rientro da Atene, mi è rincresciuto non ricevere posta.
O ricevuto pure oggi una lettera da Teresina, nella quale mi dice di essere sempre a Rieti e di stare bene. Mi dice di salutarvi, e lo faccio di tutto cuore.
Sono contento che vi abbiano dato fin l’ultimo soldo della licenza. Vedete che reclamando si ha quello che ci spetta? Non sono mica un imboscato, e la Patria riconosce quello che ho fatto e che dovrò fare per lei.
Riguardo lo stipendio, spero di sapere presto qualcosa. Pensate che sono già tre mesi che dovete percepire. E la dichiarazione compilata da me la avete ricevuta?
Sono stato lunedì ad Atene, e sono rientrato ieri sera, venerdì. Qualcosa come 5 giorni.
Ho avuto molto lavoro, e poi fa tanto freddo, quindi ho potuto fare per mio conto, poco.
Ho comprato la macchinetta accendisigari, che domani darò ad un mio amico, che vi porterà!
Ad essa ho anche messo assieme 10 pietrine, che serviranno per il cambio.
E’ molto pratica. Le pietrine si mettono svitando la vite sotto la macchinetta, e la benzina estraendo il serbatoio, come insegnerà il mio amico.
Ieri sera qui ha cominciato a nevicare, e stasera ce ne è uno strato abbastanza alto. E ancora ne viene giù in abbondanza.
E da voi?
Qui a noi, funzionano i termosifoni, e si stà benissimo. C’è un calduccio!
A giorni avrò 22 anni! Troppo vecchio!
L’unico passatempo qui, è l’andare con gli amici dal nostro amico Andrea1, ad ascoltare la musica.
Siate di buon umore, e non importa se la mia venuta sarà rimandata. Pensate che sarò qui lontano a Natale, e se siete tristi voi allora io che dovrei dire?
E’ il dovere che adesso mi tocca compiere, quindi bisogna avere rassegnazione.
State bene, e ricevete tutti i miei più cari baci e pensieri.
Con affetto
vostro Dino
1 Probabilmente l’interprete greco di cui si parla nella cartolina del 14/11/1941.