27 giugno 1943

P.M.29. 27.6.43

Carissimi,

vi scrivo al solito, come ogni domenica sera, per tenervi informati circa la mia licenza.

Finora non se ne fa niente, non essendovi domani la partenza dei licenziando. Non allarmatevi per questo, perché spero invece bene per i prossimi giorni, e voglio che voi pure abbiate ad essere calmi come me.

Vorrei pregarvi di un favore: Sapete le fotografie che avevo fatto in terrazza ultimamente, non quella mandatavi giorni addietro, ma quelle due in divisa, bene riuscite, dove si vede anche la chiesa?

Avrete certamente ricevuto le negative, e vi prego di mandarmene due o tre copie per esemplare; anche di quella in pantaloncini da sola, un paio di copie.

Domani mattina porterò i vaglia alla posta, fra i quali vi sono i miei due, per premio in denaro in luogo di licenza. Mi farete il favore di darmene comunicazione.

Oggi è domenica, e sono di servizio. Ho atteso vostre nuove, ma finora niente. Può darsi che domani, quando meno me l’aspetto, riceverò.

Sto sempre ottimamente bene, mangio a quattro palmenti, e vi penso continuamente con tanto affetto.

Bacioni affettuosi e abbracci cari dal vostro Dino

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