18 gennaio 1943

P.M.29 li, 18-1-43

Carissimi,

Stamattina appena alzato vi scrivo, per averne il tempo; prima di cominciare le operazioni della giornata che nei prossimi due o tre giorni saranno molte e noiose, dovendosi fare le distinte dei vaglia e gli stipendi ufficiali, nonché i premi di licenza agli stessi.

Vi scrivo stamattina per farvi sapere che giorni addietro vi ho mandato un vaglia di lire duecento pari a tante inviatemi dallo zio Peppino1 per il Natale. Mi farete piacere se mi darete ricevuta delle stesse. Verso la fine del mese vi spedirò il vaglia delle mie competenze del mese di Gennaio, che ammonterà a trecento lire o giù di li, come le altre volte.

Allegato a questa lettera mando il modello per l’invio del pacco, e lo ho fatto valevole per il mese di Febbraio, così avrete il tempo per confezionarlo e con tutta calma. Vi ho mandato il modulo, perché mi avevate detto che lo aspettavate per mandarmi della roba, e probabilmente lo attendete. Per le prossime volte, quando avrete da mandarmi qualcosa, ditemelo, che io vi manderò per il mese che vi occorre, il modulo. Vi prego però di non dovere fare dei sacrifici per mandarmi il pacco, perché so che non si trova in commercio molto, e quindi, anche voi non avrete delle risorse molto vaste. Nel prossimo pacco, se volete potete mettere anche la fisarmonica se la avete trovata, e in caso contrario la farò comprare a Milano da un mio amico che è partito l’altro ieri, e gli farò poi il vaglia a casa.

Ho ricevuto tutti e due i pacchi vostri ultimi, e anche quello con le lattine. Vi manderò l’olio a giorni, perché ora una lattina, la più grande, è partita per essere empita. Non è una cosa facile trovare l’olio, e per trovarlo bisogna fare dei cambi. Questa volta ho dato la mia macchinetta accendisigari ad un mio compagno, che in cambio mi ha procurato l’olio, ma solo nella lattina grande. Per la piccola, ve la manderò non appena prenderò l’assegno integrativo di operazione che è formato da soldi che si possono spendere solo qui, e comprerò il chilo o due di olio che manca. Intanto sono in cerca di una cassa di legno per fare la cassetta per la spedizione, ma finora nulla. La troverò certamente nei prossimi giorni. E poi devo aspettare il turno per la spedizione, perché non si possono spedire a piacimento pacchi, ma quando è venuto il turno. Ma il più è fatto, e spero che presto possiate avere quanto vi necessita. Spero di potere aggiungere anche un poco di sapone, che vi potrà servire molto, e che ho racimolato durante molti mesi dalla mia spettanza. Se volete, potete dare pure il pacco al mio amico Bosio che è in licenza. Ma non mi pare di averlo mai sentito nominare al mio reggimento. E’ proprio del 59° Artiglieria? Se si dategli pure tutto quello che volete, e se avrà bisogno di me quando sarà qui, in tutto quello che avrà di necessità, lo cercherò di aiutare. Vi penso sempre in ottima salute, e vi bacio tanto.

Vostro Dino

1 Giuseppe Ferrero, zio di Dino e fratello di Luigi.

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