17 luglio 1942

P.M.29 li, 17.7.942 – XX°

Carissimi,

Dopo tanto attendere, oggi finalmente posso scrivervi a lungo, e con comodo. Sono già sei giorni che non posso farlo, per un incidente che mi ha impedito ogni movimento.

Domenica scorsa, 12 luglio, ero andato ai tiri col moschetto. Sparando, per non so quale causa, una vampata si è sprigionata dall’arma, e mi ha investito sul viso e l’occhio sinistro. Subito, e dal dolore, non vedevo niente, e poi, passato il primo momento di spavento dei miei amici, uno di essi mi ha accompagnato attraverso i campi, in caserma, dove mi hanno praticato le prime medicazioni, ed hanno guardato in che stato fosse l’occhio. Non ci vedevo ancora dall’occhio sinistro, ed il dottore ha fatto le sue riserve. Mi ha dato dieci giorni salvo complicazioni, e ha fatto il verbale, perché se avessi perso anche parzialmente la vista, avrei avuto la pensione di guerra. Dopo essere stato tre giorni di continuo in una stanza buia, ieri finalmente tutte le traccie di rossore e di gonfiore sono scomparse, e il mio occhio è ritornato normale. Sono ormai tranquillo, e il dottore stesso mi ha detto che un miracolo ha affrettato la mia guarigione. Certo che ho sofferto, ma tutto è finito così nel nulla. Ieri sera poi, per colmo di sventura, mi è venuta la febbre a 39,2 e mi è durata fino circa a mezzanotte. Poi mi è passata, e mi è venuto mal di testa, e dolori di pancia. Stamane però sto già bene, e ho ripreso il mio lavoro, come al solito. Come vedete ci tengo a sapervi informati di tutto ciò che mi può accadere, anche se non sono cose molto belle. State tranquilli, che ormai sto benissimo, e tutto il brutto male è dimenticato.

Ho ricevuto ieri sera una lettera di Silvana, e mi ha fatto tanto piacere.

Di cose nuove, non ve ne sarebbero, visto che sono stato a letto per tanti giorni. Debbo comunicarvi però che oggi ho consegnato alla fureria, il vaglia per voi, in lire 900,= (novecento). E’ l’importo di due quindicine, e del premio in denaro in luogo di licenza. A giorni sarà presentato alla P.M.1 e credo che verso il 30 del mese lo avrete.

Attendo con ansia il mio amico Durando, che dovrebbe arrivare di giorno in giorno, essendo partito da casa dieci giorni addietro.

E’ già venuto a casa il mio amico Giovannitti ? Povero diavolo, erano otto mesi o più che aveva la licenza firmata, e non partiva perché aveva da lavorare, o non vi erano posti per il Comando.

In quanto a Teresina, mi ha scritto quattro lettere nel giro di quattro giorni, e le ho già risposto. Non ha quindi motivo di chiedere il perché io non scrivo. E poi se è solo un mese che non scrivo, quando si pensi che lo sono stato tre (dico tre) mesi!

Ho letto dalla lettera di papà che i funghi abbondano da voi quest’anno. Come vorrei andare pure io alla ricerca di essi !

E Nana2,vuole mettere gli occhiali ? Come mai ? E’ forse il lavoro che le stanca la vista? Non avrà però la vista tanto indebolita, spero!

Sono in cerca del mezzo di trovare ancora olio, e spero presto di averne per potervelo mandare. E’ questione di pazienza. State tranquilli, che sono in perfetta salute, e così voglio siate voi. Ricevete con tanti pensieri cari, tanti baci e abbracci dal vostro

Dino

1 Posta Militare

2 Soprannome di Silvana, sorella di Dino

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