Ho ricevuto la lettera dalle telefoniste.
Da Teresina solo una cartolina.
5.1.1942
Carissimi,
questa sera mi è giunta la vostra lettera del 29.12, ed erano molti giorni che l’attendevo. Mi ha fatto piacere riceverla, perché il mio compagno Beccali1 è venuto a trovarvi, portandovi i miei saluti e la macchinetta accendisigari; papà mi scrive che funziona divinamente. Quando la spedii, funzionava a tutti gli scatti, e assieme ad essa ho inviato anche le pietrine. Saprete come adoperarla no? Oggi ho comprato una latta, nella quale, fatti gli opportuni lavori di adattamento, metterò l’olio. Dovete sapere che qui dove sono io, non ve n’è. Devo farlo arrivare da luoghi distanti centinaia di chilometri, e anche chi me lo deve portare non sempre può. Domani allora porterò la latta dallo stagnino, e farò fare la cassa per la spedizione. In essa metterò, ove ci rimanesse spazio, dell’uva passa bianca, che voi difficilmente troverete così, originaria di Corinto.
In altra mia vi chiedevo se vi occorrevano filo, stoffe, od altro che io potrei trovare, anche se non proprio a buon prezzo.
E così Pippo2 è venuto con Maria Vittoria3 a trovarvi! Sembra impossibile, ma in fin dei conti, chi sta peggio, malgrado le altrui lamentele, sono sempre io. Se gli hanno insegnato a vivere, non deve esserne malcontento, tanto più che non ha imparato tanta vita come è successo a me in questi due anni.
Sono contento che anche a lui certe idee sono andate via dalla testa. Questo servirà a fargli comprendere meglio nella vita, che non vi sono solo le pareti indorate di una casa signorile, ma tante altre cose, e tante altre ancora, che non ha provato, e disagi sovrumani.
Gli zii a me non hanno mandato nulla! E proprio io che avevo bisogno di essere ricordato, sono stato lasciato fuori dell’uscio. Non fa niente. Anche se soffro lontano dai cari, non mi preoccupo se c’è chi mi dimentica. Non importa, se stringendo i denti, vinco la ventenne fame di mille cibi ghiotti. Un giorno sarò anch’io con i piedi sotto un tavolo, e dimenticherò questi momenti.
Ho ricevuto le £ 100, e serviranno per l’olio. Il pacco non mi è ancora giunto.
Ho osservato che Silvana4 nella lettera, invece di dire “la macchina accendisigari” ha scritto “il porta cenere”. Che sia una nuova maniera di dire?
Vi ringrazio per gli auguri, che mi sono tanto graditi. Sono contento che siate tutti in ottima salute e spero che sarà sempre così.
Domani sarà l’Epifania, e chissà le due bambine Silvana e Wally5 con che gioia appenderanno la calza al camino, anzi alla cucina elettrica! Il mio dono è tutto il mio affetto, e tanti baci cari.
Saluti a tutti gli amici.
Vostro Dino
1 Amico di Dino
2 Giuseppe Ferrero, cugino di Dino
3 Sorella di Pippo, cugina di Dino
4 Sorella di Dino
5 Sorella di Dino