21 dicembre 1941 XX
Carissimi,
Quest’oggi ho ricevuto una vostra lettera nella quale mi dite che mi avete spedito un pacco.
Finora non mi è ancora giunto, ma non tarderà. I 10 pacchetti di Mentola li ho ricevuti, e ve ne ho dato già altro avviso in una mia precedente.
Una cosa solo mi dispiace. Ed è il fatto che mi volete mandare un vaglia. La mia momentanea deficienza di soldi è ora finita. E poi ora ci aumentano la paga, e poi presto passo caporalmaggiore, venendo così a prendere non più 11 ma 15 lire al giorno.
Vuol dire che se mi arriva con esso comprerò l’olio se riesco a trovarlo, e ve lo manderò. Sono in parola con un amico, e non dovrebbe tardare.
Se ho ritardato a scrivere, è perché sono stato ad Atene per 8 giorni, e non mi è stato dato molto tempo di pace completa.
Vi ringrazio per il cioccolato, torrone, ecc. che attendo con ansia, e ho l’acquolina in bocca. Per Natale li riceverò, e sarò così felice. Basta però dire che sono sfortunato? Mentre ero ad Atene, il mio tenente doveva partire per la licenza, e mi voleva portare. La mia licenza era pronta e firmata, e si attendeva il mio ritorno. Se fossi arrivato un giorno prima sarei già in viaggio. Peccato! E così non vengo ancora. Ma alla prima occasione! Quando tornerà il mio tenente verrò di certo.
Sono contento che per lo stipendio siete a buon punto. Quanti soldi arretrati! Al primo di gennaio sono 4 (quattro) mesi, anzi all’11.
Noi qui si vivacchia, e per Natale spero di mangiare un pollo da solo. Sono già sulla terrazza, e lo ingrasso con ogni buon cibo il mio; che bellezza!
E tu mammina, vuoi del filo da cucire, della stoffa, insomma della roba che da voi è tesserata? mandamelo a dire. Da Teresina ho ricevuto un telegramma d’auguri per la mia festa e nient’altro. Una mia lettera con fotografia è ritornata indietro con la dicitura: Indirizzo errato – strano!
A questa mia allego una foto fatta qui, con l’interprete (quello col Borsalino) e i miei amici. La finestra con la crocetta è quella del mio ufficio dalla quale vedo la strada e il passeggio.
Vi ringrazio per gli auguri di Buon Natale e compleanno.
Pure a voi auguro buon Natale e buona fine e Buon principio d’anno.
E la macchinetta accendi sigari è venuta?
Mi auguro di sapervi sempre in buona salute, e vi bacio con tanto affetto.
Vostro Dino
P.S. sulla foto ho in mano la calcolatrice, segno d’amministrazione, perché stavo andando alla Banca.