29 aprile 1940

Condove 29-4-40 – XVIII

Cara mamma,

Ti scrivo oggi, dopo una giornata molto movimentata. Abbiamo lavorato tanto oggi, e siamo restati quasi tutti in camerata stasera.

Sono uscito per comprare la carta da lettera per scriverti.

Posso dire di essere fortunato io, perché sono radiotelegrafista, e non faccio che studiare gli apparecchi radio e l’alfabeto morse. Ieri e oggi però siamo stati sfortunati perché è soffiato un ventaccio cane e noi vestiti in tela, puoi immaginarti quale caldo abbiamo avuto! In compenso ho avuto il premio di avere dal tenente Rosso davanti agli altri la conferma di essere il migliore. Abbiamo già trasmesso con la radio dal paese a un prato dove eravamo installati.

Si parla ad un microfono come al telefono e si adopera pure un tasto per il “Morse”. Ho già imparato a perfezione le complicatissime operazioni con le quali si inizia una trasmissione radio. E il tenente mi ha messo a insegnare agli altri quello che sapevo. Sono stato con papà mercoledì sera, e con gran piacere gli ho parlato insieme.

Ho pure ricevuto la tua lettera e mi ha fatto tanto piacere. Sai, non c’è altro per noi soldati che la posta ed è sempre bene accetta massimamente dalla madre.

Poi alla sera c’è sempre prima del rancio la distribuzione della posta, e noi tutti ansiosi; qualche volta sento anche il mio nome e mi fa piacere. Anch’io penso a voi, massimamente prego nelle mie orazioni per la vostra salute, affinché mi vogliate bene, e mi capiate pure se vi faccio arrabbiare.

Sapessi come scrivo volentieri a te stasera; vorrei potere scrivere più sovente ancora; Pippo1 dovrebbe dirmi: Il tal giorno ti mando un uomo: Il tal altro verrò io, e allora scriverei. Ma non ne so niente eccetto che per domani, e allora come fare, tanto più che Pippo mi ha detto di non spendere soldi venendo lui. Sono molto contento che pure Larduni2 mi abbia scritto, e anche la cara Giga3. Stiano certe che dai cavalli mi guarda Iddio, e dagli amici mi guardo io…

L’altro ieri mi sono preso un grosso pestone al piede destro da un cavallone, ma niente di male, sono incerti del mestiere, e eccetto un po’ di camminare da zoppo….

(manca il resto della lettera)

1 Cugino di Dino

2 Soprannome della sorella Silvana

3 Soprannome della sorella Wally

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